Santa Maria di Gesù Piazza Santa Maria di Gesù, 7 95124 Catania tel. 095 447778 email: smg.catania@ofmsicilia.it
Lachiesa di Santa Maria di Gesù è una chiesadiCatania sita sul lato nord della piazza a cui dà il nome, nell'omonimo quartiere; la sua prima edificazione risale al XV secolo. l sito ove sorge la chiesa attuale, nel Trecento era sede di una piccola cappella attiguo alla quale sorse, in seguito, anche un piccolo convento di frati francescani; la cappelletta era posta al margine di un'area nota fino a qualche secolo fa come Selva del convento di S. Maria di Gesù, compresa tra l'attuale Giardino Bellini, la via Plebiscito e il viale Regina Margherita nei cui pressi si trova una tomba di forma circolare chiamata Mausoleo Modica. Tale area dal V secolo a.C. al tardo impero romano e quindi anche in epoca cristiana, ebbe un utilizzo a scopo funerario: ciò spiegherebbe sia la presenza della cappella che successivamente del convento.[1]La chiesa vera e propria di Santa Maria di Gesù sorse nel secolo successivo, il Quattrocento, e fu gradatamente nel tempo decorata con opere d'arte, nel 1498 con la Madonna con bambino di Antonello Gagini, una delle più alte espressioni del rinascimento siciliano fra le sculture presenti in città, recante nello scanello le raffigurazioni della Visitazione della Beata Vergine Maria, di San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio di Padova.[2][3]Arricchita ulteriormente col trittico di Antonello da Saliba (Antonœllus Messenius de Saliba hoc fecit opus die 2 juliì 1497),[3] nel 1519 decorata con gli addobbi della Cappella Paternò-Castello e Porta realizzata da Antonello Gagini,[3]nel 1525 con la pala d'altarediAngelo de Chierico, nel 1628 con il Crocifisso ligneo di frate Umile da Petralia[3] ed altre opere. Dopo la distruzione avvenuta a seguito del terremoto del 1693, la chiesa fu riedificata agli inizi del XVIII secolocon l'attuale caratteristica facciata da fra' Girolamo Palazzotto e decorata in seguito con stucchi che, tuttavia, nel restauro del chiostro attiguo, apportarono la copertura di opere d'arte più antiche. Nel 1949 la chiesa è stata elevata a parrocchia.[4]La facciata è austera, di gusto romanico, con la decorazione laterale, tipica di molte chiese dell'area etnea, ad alternanza di pietre squadrate di basalto nero e pietra bianca. La chiesa, a navata singola, ai due lati presenta delle cappelle edificate da alcune famiglie della nobiltà catanese. Alla Cappella Paternò - Castello si accede attraverso un bel portale scultoreo opera di Antonello Gagini e della sua bottega del 1518 - 1519, patrocinata da Alvaro Paternò[3] recante in bassorilievo la raffigurazione della Pietà.[5] Lo stile omogeneo e raffinato della cappella riflette i canoni delle scuole del XVI secolonel cui periodo venne realizzata. Busto raffigurante Alvaro Paternò.[3]Sull'architrave ricorre l'iscrizione: « "STIRPE PATERNONVM SERIEQVE INSIGNIS EQVESTRI - ALVARVS, EXIMIÆ CVI PROBITATIS HONOR - TEMPLA DIV AC PATRIAM FOVIT VIVENSQVE SACELLVM - HOC STATVIT PLACIDO PROSPICIENS CINERI - M°. CCCCC°. XVIIII°." » Notevole è anche la Cappella Tornabene, ambiente patrocinato dall'omonima famiglia. La chiesa ospita opere di Angelo de Chierico, Giuseppe Zacco, Antonello Gagini.